COSA SONO I DISTURBI D’ANSIA

In questo articolo approfondiremo cosa sono i disturbi d’ansia seguento questi step:

  • come differenziare i disturbi d’ansia
  • ansia e paura sono la stessa cosa?
  • quali sono i disturbi d’ansia?
  • mantenimento dell’ansia tramite evitamento
  • come diagnosticare l’ansia
  • come si cura un disturbo d’ansia

Ma procediamo con ordine e partiamo con la definizione:

I disturbi d’ansia sono l’insieme disturbi che condividono  stati di ansia e paura eccessive rispetto all’età della persona, e alla situazione presentata e i disturbi comportamentali correlati.

COME DIFFERENZIARE I DISTURBI D’ANSIA

I disturbi d’ansia si differenziano tra loro per la tipologia di oggetto e di situazione temuti, e per i pensieri associati. Dunque nonostante possa esserci comorbidità e sovrapposizione tra diversi disturbi d’ansia, è possibile fare una diagnosi accurata, che in gergo prende il nome di diagnosi differenziale, andando ad esplorare in modo specifico le situazioni temute ed evitate, e il contenuto dei pensieri e delle credenze della persona che sperimenta ansia.

ANSIA E PAURA SONO LA STESSA COSA?

Ansia e paura naturalmente possono sovrapporsi, ma sono 2 stati differenti. La paura riguarda il presente, è infatti la risposta emotiva che si ha di fronte ad una imminente minaccia sia essa reale o percepita. L’ansia è invece l’anticipazione di una minaccia futura, si parla infatti spesso, anche nel gergo comune di ansia anticipatoria!

QUALI SONO I DISTURBI D’ANSIA?

Esistono diversi disturbi d’ansia

  1. Disturbo d’ansia da separazione: la persona con disturbo d’ansia da separazione appare preoccupato in maniera eccessiva e sproporzionata rispetto all’età riguardo la separazione dalle figure di attaccamento
  2. Il mutismo selettivo è caratterizzato da una impossibilità di parlare in contesti sociali (esempio a scuola) anche se l’individuo riesce a parlare in altri contesti (per esempio a casa).
  3. Nella fobia specifica la persona teme oggetti e situazioni circoscritte in maniera eccessiva. Le situazioni temute ed evitate possono essere animali, siringhe agi ambienti naturali, sangue…
  4. Nell’ansia sociale invece le situazioni temute ed evitate sono le interazioni sociali.
  5. Nel disturbo di panico la persona sperimenta attacchi di panico ricorrenti ed è costantemente preoccupata di sperimentarne altri tanto da arrivare, in alcuni casi, ad evitare attività (uscire, fare attività fisica) al fine di eliminare gli attacchi di panico. Gli attacchi di panico sono caratterizzati da una forte paura e ansia che raggiungono il picco in pochi minuti accompagnati da sintomi fisici e pensieri negativi.
  6. L’agorafobia consiste nella paura e dunque evitamento di situazioni come prendere un mezzo pubblico, trovarsi in uno spazio aperto, stare in uno spazio ristretto, fare la fila ecc…L’individuo teme tali situazioni a causa di pensieri legati al fatto che potrebbe essere difficile in questi casi fuggire allontanarsi e ricevere soccorso in caso di sintomi simili al panico.
  7. Le caratteristiche salienti del Disturbo d’ansia generalizzato sono ansia e preoccupazioni persistenti ed eccessivi riguardanti vari ambiti di vita che l’indivisuo fa fatica a controllare.
  8. Gli ultimi due disturbi d’ansia sono il disturbo d’ansia indotto da sostanze o farmaci ed il disturbo d’ansia dovuto ad un’altra condizione medica. Nel primo caso l’ansia è dovuta a intossicazione o astinenza da sostanze oppure un trattamento farmacologico, nel secondo invece la sintomatologia è la conseguenza fisiologica di un’altra condizione medica.

MANTENIMENTO DELL’ANSIA TRAMITE EVITAMENTO

L’evitamento è la cura fai da te più comune utilizzata per gestire l’ansia in modo disfunzionale. Spesso infatti quando siamo in preda all’ansia e alla paura utilizziamo comportamenti come evitare di passare in un luogo, evitare di chiamare una persona al telefono, evitare di parlare in pubblico per sentirci meglio.

L’evitamento è un comportamento chiave nei disturbi d’ansia e tende a mantenere il disturbo.

Evitare un oggetto o una situazione temuta infatti se in un primo momento fa abbassare i livelli di ansia sul lungo termine va a mantenerla e in alcuni casi ad aumentarla.

In tale situazione è come se il cervello ricevesse una conferma che la situazione temuta è davvero pericolosa. Dopo l’evitamento registriamo infatti un (seppur) momentaneo abbassamento dell’ansia che fa annotare al cervello quella condotta di evitamento come una condotta che funziona e che quindi deve essere ripetuta!

Naturalmente l’evitamento è messo in atto in modo automatico, il quel momento siamo consapevoli di evitare ma inconsapevoli del fatto che stiamo alimentando l’ansia.

COME DIAGNOSTICARE L’ANSIA

L’ansia può essere diagnosticata da un professionista della salute mentale attraverso il colloquio clinico test e questionari scientificamente validati.

COME SI CURA UN DISTURBO D’ANSIA

I disturbi d’ansia possono essere trattati attraverso la Psicoterapia, talvolta accompagnata alla farmacologia. In questo caso il professionista Psicologo o Psicoterapeuta collaborerà con un medico Specialista in Psichiatria che si occuperà della terapia farmacologica.

Bibliografia

DSM-5. Tr.it. Raffaello Cortina, Milano, 2015

Perdighe, Mancini  (2010). Elementi di Psicoterapia Cognitiva. Giovanni Fioriti Editore

A.Wells (2018). Trattamento Cognitivo dei disturbi d’ansia. McGraw – Hill editore.

 

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