Le misure Dispensative per i disturbi specifici dell’apprendimento sono delle vere e proprio dispense ovvero consegne che non possono essere richieste ad uno studente con DSA.

Tali misure vanno commisurate in sede di valutazione  e personalizzate alle caratteristiche cognitive di ogni singolo studente o studentessa in ogni grado scolastico o universitario.

Le misure dispensative per i DSA possono essere:

  • Dispensa dalla lettura ad alta voce. Tale dispensa ha un senso di tipo emotivo relazionale. Un bambino con dislessia infatti leggerà lentamente e facendo numerosi errori, leggere in questo modo davanti a tutti può costituire motivo di vergogna o estremo imbarazzo. Tali emozioni sommate alla lentezza e scorrettezza di lettura gli impediranno di comprendere cosa legge. Il compito dunque è totalmente inutile ai fini della comprensione del testo che è il fine ultimo della lettura e inoltre potrebbe fargli costruire inutilmente una immagine di sé negativa.
  • Dispensa dall’uso del corsivo o dello stampato minuscolo o la scrittura della lingua o delle lingue straniere. Scrivere in corsivo o stampatello minuscolo richiede un grosso sforzo motorio. Tale sforzo toglie energie al bambino che avrà esaurito le risorse per comporre un testo interessante e ben articolato. Chiediamoci è più importante il contenuto o la sua forma?
  • Dispensa dal prendere appunti scritti a mano, e dallo scrivere a mano sotto dettatura: per un DSA la scrittura può essere un punto di debolezza. Il testo potrebbe essere dunque pieno di errori ed essere difficilmente comprensibile una volta riletto. Il ragazzo per esempio potrebbe studiare un capitolo diverso da quello che l’insegnante aveva dettato di studiare a causa di un errore di scrittura. Prendere appunti a mano durante la lezione inoltre richiede il controllo automatico della scrittura per concentrarsi sulla comprensione di ciò che viene detto capirlo riassumere e poi scriverlo. L’automatizzazione della scrittura può essere un problema per un alunno con DSA.
  • Dispensa dall’ eseguire prove a tempo o avere a disposizione più tempo per eseguire una prova. A tal riguardo, gli studi disponibili in materia consigliano di stimare, tenendo conto degli indici di prestazione dell’allievo, in che misura la specifica difficoltà lo penalizzi di fronte ai compagni e di calibrare di conseguenza un tempo aggiuntivo o la riduzione del materiale di lavoro. In assenza di indici più precisi, una quota del 30% in più appare un ragionevole tempo aggiuntivo.
  • Sostenere solo interrogazioni programmate, in forma orale oppure le verifiche in formato digitale
  • Dispensa dalla memorizzazione di fatti numerici (tabellini, somme e sotrazioni semplici) verbi irregolari, regole grammaticali, parole settoriali a bassa frequenza di utilizzo. La memorizzazione può essere un punto di debolezza dello studente con DSA la memorizzazione può essere infatti lenta  difficoltosa ed estremamente impegnativa. Chiediamoci: non sarà forse più utile investire energie per altre operazioni mentali?

 

Ad ogni misura dispensativa si associa uno strumento compensativo.

 Ad esempio alla dispensa dall’imparare a memoria regole ortografiche o matematiche si abbina l’uso di mappe schemi o tavole pitagoriche che possano funzionare da “memoria esterna” dello studente o della studentessa.

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